Nel coinvolgente Commedia, "Io speriamo che me la cavo", un gioiello cinematografico proveniente dagli Italy, Lina Wertmüller ha orchestrato un'esperienza affascinante rilasciata nel 1992, che si snoda in un viaggio di 95 min minuti e vede protagonisti i talenti di Paolo Villaggio, Isa Danieli, Gigio Morra, emergendo come un film cruciale nel genere del cinema che esplora i confini della mente.
Dal best seller (1990) di Marcello D'Orta. Un maestro elementare è trasferito, per un errore del computer, dalla Liguria a un comune vicino a Napoli, dove gli viene assegnata una terza. Quando se ne andrà, avrà insegnato qualcosa, ma soprattutto qualcosa avrà imparato. Il film funziona per merito di Villaggio che qui scopre la sua faccia nascosta, la tenerezza. La Wertmüller mette la sordina al suo linguaggio eccitato e motorizzato, ma ogni tanto le scappa qualche acuto dissonante, soprattutto nella colonna sonora affardellata. E i bambini? Pur costretti a dialoghi scritti a tavolino, sono napoletani, dunque attori nati.