Nel coinvolgente Animazione / Dramma, "La fattoria degli animali", un gioiello cinematografico proveniente dagli United Kingdom, United States, Joy Batchelor, John Halas ha orchestrato un'esperienza affascinante rilasciata nel 1954, che si snoda in un viaggio di 72 min minuti e vede protagonisti i talenti di Gordon Heath, Maurice Denham, emergendo come un film cruciale nel genere del cinema che esplora i confini della mente.
Il romanzo è un'allegoria del totalitarismo sovietico del periodo staliniano. È ambientato in una fattoria dove gli animali, stanchi dello sfruttamento dell'uomo, si ribellano. Dopo aver cacciato il padrone, gli animali decidono di dividere il risultato del loro lavoro seguendo il principio marxista «da ognuno secondo le proprie capacità, a ognuno secondo i propri bisogni». Il loro sogno utopico[1] verrà poi gettato al vento perché i maiali si impossesseranno della fattoria. Questi, che erano stati gli ideatori della "rivoluzione", prendono il controllo della fattoria, diventando sempre più simili all'uomo, finché persino il loro aspetto diventerà antropomorfo. La satira verso gli ideali utopici della Rivoluzione russa è resa ancora più diretta dal fatto che ogni evento ed ogni personaggio descritti nel romanzo rappresentano l'allegoria di un preciso evento o personaggio della realtà storica.